Keisuke Honda torna a lanciare bordate all’indirizzo della dirigenza del Milan: come se non fossero bastate le settimane di panchina che seguirono una precedente intervista rilasciata ai media giapponesi. A quanto pare, il centrocampista nipponico ha personalità e coraggio da vendere, poiché questa nuova uscita potrebbe costargli oltre che il posto in squadra, addirittura una cessione nel mercato di gennaio, della quale di tanto in tanto si è parlato anche nelle precedenti settimane.
Parlando a Kyodo News, Honda è un fiume in piena e condanna l’abitudine della società ad allontanare troppo facilmente gli allenatori:
“Sapevo che la squadra attraversava un momento difficile quando sono arrivato. Mi ha voluto Allegri fortemente – racconta – , ma le cose erano destinate persino a peggiorare. Avevo buone intenzioni, volevo dare una mano per migliorare me stesso e la squadra, ma gli allenatori sono stati sempre esonerati”.
Secondo il nazionale nipponico, uno dei più grandi errori commessi dalla società rossonera, è stato quello di fare incetta in questi anni di nomi altisonanti a fine carriera: gente che magari è servita per placare la folla, ma che in campo aveva ormai ben poco da dare.
“In passato – continua – sono arrivati giocatori come Kakà, Robinho, Balotelli, Torres, tutti ottimi calciatori. Ma non basta acquistare un campione, a fine carriera magari, per pensare di risolvere tutto”.
Insomma, il futuro prossimo per i rossoneri non è affatto roseo, poiché, prosegue Honda “sulla carta il Milan avrebbe tutto per tornare a essere grande, è una società prestigiosa e dalla grande tradizione. Ma che ciò avvenga mentre io sono ancora qui credo sia dura”. Insomma, la strada del club milanese rimane in salita secondo l’ex CSKA Mosca e prima che i rossoneri possano tornare la squadra schiacciasassi di un tempo, potrebbero volerci ancora diverse stagioni. LA società farà passare queste dichiarazioni in cavalleria?
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